Fac-simile di lettera di contestazione disciplinare

Modello fac-simile di lettera per la contestazione disciplinare, che è la comunicazione attraverso la quale il datore di lavoro informa il dipendente dell’avvio, nei suoi riguardi, di un procedimento disciplinare, ossia un’indagine volta ad accertare l’eventuale commissione di comportamenti illeciti da parte del lavoratore nello svolgimento delle mansioni. Compila e scarica subito la nostra lettera fac-simile di contestazione disciplinare personalizzata!
"Idea geniale! Comodissimo!"
Irene P.
Ultimo
aggiornamento
11/02/2021
Quantità
pagine
1-2 pagine
Tempo di
compilazione
10 min

QUALE ESIGENZA SODDISFA IL MODELLO DI LETTERA DI CONTESTAZIONE DISCIPLINARE?

Sei un datore di lavoro e vuoi avviare un procedimento disciplinare verso un dipendente, contestandogli comportamenti e/o omissioni?

Il nostro modello di lettera di contestazione disciplinare ti consente di contestare al dipendente un comportamento od un’omissione contraria al codice disciplinare dell’azienda.

NATURA GIURIDICA DELLA LETTERA DI CONTESTAZIONE DISCIPLINARE

La lettera di contestazione disciplinare è l'atto con cui il datore di lavoro avvia il procedimento disciplinare.

Infatti, secondo l’art. 7, comma 2, dello Statuto dei Lavoratori, il datore di lavoro non può irrogare la sanzione al lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e senza averlo sentito a sua difesa.

Ne consegue la nullità di sanzioni disciplinari comminate contestualmente alla contestazione degli addebiti.

Affinché sia valida la procedura disciplinare, occorre che la contestazione sia formulata per iscritto indicando in maniera precisa i fatti contestati, essendo radicalmente esclusa la possibilità di una contestazione in forma orale; in difetto, nessuna sanzione adottata è legittima.

L’addebito deve essere contestato con immediatezza e con specificità.

Tra conoscenza del fatto e sua contestazione non può comunque trascorrere più del tempo ragionevolmente necessario al datore di lavoro per fare un minimo di accertamenti ed assumere la decisione di dare inizio al procedimento disciplinare.

L’ampiezza dell’intervallo di tempo è variabile in dipendenza del tipo di addebito nonché della struttura organizzativa in cui il lavoratore è inserito.

La giurisprudenza sia di merito che di legittimità ha ribadito che è necessario, ai fini della validità del successivo provvedimento disciplinare, che la contestazione dei fatti avvenga tempestivamente, sia per consentire al lavoratore di esercitare in modo efficace il proprio diritto alla difesa, sia perché da parte del datore di lavoro deve essere applicato un criterio di correttezza e buona fede nell'esercizio del potere disciplinare a nulla rilevando, con riguardo alla gravità di un singolo episodio contestato, il suo ripetersi a distanza di tempo.

Sotto il profilo della specificità, la contestazione disciplinare è ritenuta congrua allorchè appare concretamente idonea a realizzare il risultato perseguito dalla norma, cioè a consentire una puntuale difesa da parte del lavoratore.

La contestazione deve insomma individuare i fatti addebitati con sufficiente precisione, sia pure sinteticamente, in modo tale che non residui incertezza circa l’ambito dei fatti su cui il lavoratore è chiamato a rendere giustificazioni.

Una contestazione generica non riconducibile a fatti concreti, circostanziati e circoscritti nel tempo vìola, infatti, il diritto alla difesa del lavoratore in quanto gli impedisce una conoscenza adeguata dell'addebito mosso e comporta la nullità della sanzione disciplinare adottata successivamente.

DISCIPLINA GIURIDICA DELLA CONTESTAZIONE DISCIPLINARE

  • diligenza del prestatore di lavoro (art. 2104 c.c.);
  • obbligo di fedeltà (art. 2105 c.c.);
  • sanzioni disciplinari (art. 2106 c.c.);
  • sanzioni disciplinari (art. 7 Legge 20 maggio 1970, n. 300);
  • CCNL di Settore.

FIGURE AFFINI ALLA LETTERA DI CONTESTAZIONE DISCIPLINARE

La lettera di contestazione disciplinare è il primo atto del procedimento disciplinare e si differenzia dalla lettera con la quale il datore di lavoro commina la sanzione disciplinare.

FORMALITÀ

La lettera di contestazione disciplinare può essere:

  • consegnata a mani al dipendente durante l’orario di lavoro;
  • spedita a mezzo raccomandata A/R.

Non è ammessa la forma orale.

La giurisprudenza ha ritenuto inefficace la mera consegna a mani di una "busta chiusa", non accompagnata dal tentativo di darne lettura, in quanto tale modalità non consente al destinatario di accertare quale sia l’oggetto della comunicazione. La raccomandata a mano dovrà quindi essere controfirmata per accettazione dal lavoratore.

La contestazione deve essere effettuata tempestivamente, ossia immediatamente rispetto alla commissione del fatto contestato, oppure alla piena conoscenza (da parte del datore di lavoro) dell’infrazione. La contestazione deve essere, inoltre, quanto più precisa possibile nell’individuare i fatti contestati, inquadrandoli in uno specifico lasso di tempo. Solo così, infatti, il dipendente potrà difendersi. Se l’addebito riguarda comportamenti omissivi, nella contestazione deve essere precisata in maniera analitica e circostanziata la regola di condotta alla quale il dipendente avrebbe dovuto attenersi e che invece ha violato.

Nella lettera di contestazione disciplinare il datore di lavoro deve garantire il diritto del lavoratore ad essere sentito a difesa entro un termine non inferiore a 5 giorni. Il dipendente è libero di esercitare la propria difesa nella forma che ritiene più opportuna, oralmente o per iscritto.